Le prassie sono definite come procedimenti coordinati gestiti a livello mentale e fisico, che presuppongono conoscenza e coordinamento tra funzioni cerebrali e atti fisici.
E’ necessario definire che cosa sono le prassie per meglio capire cosa sono le disprassie.
Un atto per noi meccanico e facile come prendere un oggetto in uno spazio fisico presuppone una serie di azioni programmate e previsionali, che il bambino impara a progettare durante il suo percorso evolutivo. Queste azioni programmate sono le prassie, che non solo prevedono il movimento all’interno di un dato spazio, ma ne prevedono anche il risultato e/o le conseguenze nel tempo.
Per questo motivo le disprassie non possono considerarsi solo un disturbo della sfera motoria ma un disturbo che coinvolge la sfera gnosica-concettuale e psico-motoria, senza che necessariamente siano compromesse la capacità intellettive e cognitive.
Le disprassie quindi riguardano le difficoltà nell’elaborare movimenti volontari da parte del bambino, che abbiano una collocazione spazio-temporale.
Un bambino con disprassie non avrà difficoltà motorie, i suoi movimenti saranno validi, ma avrà difficoltà ad organizzare il movimento per raggiungere un obiettivo, nello spazio fisico e nel tempo.
La Disprassia può essere classificata in vari modi a seconda delle problematiche specifiche a cui va incontro.
- Disprassia Ideativa: il bambino non sa come utilizzare l’oggetto preso per raggiungere il risultato richiesto
- Disprassia ideomotoria: il bambino non sa come fare un’azione ripetuta
- Disprassia dell’abbigliamento: difficoltà di coordinare il movimento allo scopo di vestirsi
- Disprassia visuo-costruttiva: disturbo evidente nella costruzione dei giochi
- Disprassia-oro-bucco-facciale: problematica legata alla mimica facciale e a tutti i movimenti che necessitano del movimento dei muscoli facciali
- Disprassia verbale: relativa alla capacità verbale e all’articolazione di fonemi e suoni in parole.
- Disprassia di sguardo: deficit di coordinazione dei movimenti oculari per sostenere lo sguardo, acquisire informazioni e/o fissare un oggetto.
Sei interessato a una formazione specifica?
Guarda i nostri corsi di Formazione a distanza (FAD).
Puoi ottenere crediti ECM
- ABA: una scienza per insegnare. L’ABA applicata al disturbo dello spettro autistico
10 crediti ECM10 oreDestinatari: medico chirurgo (psicoterapia, psichiatria, neuropsichiatra infantile, pediatria), psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, insegnante, assistente sociale - La gestione dei comportamenti problema nei disturbi dello spettro autistico
9 crediti ECM9 oreDestinatari: medico chirurgo (psicoterapia, psichiatria, neuropsichiatra infantile, pediatra), psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, insegnanti - Disturbo da Deficit di Attenzione con iperattività (ADHD) e Disturbi del comportamento Dirompente in età evolutiva
10 crediti ECM10 oreDestinatari: medico chirurgo, psicologo, assistente sociale, educatore professionale, infermiere pediatrico, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapista occupazionale, terapista della riabilitazione psichiatrica, insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria - DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA): STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
10 crediti ECM10 oreDestinatari: medico chirurgo (medicina fisica e riabilitazione; medicina generale; neurologia; neuropsichiatria infantile; pediatria; psichiatria; psicoterapia), psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. - Disgrafia: come riconoscerla e prevenirla grazie alla scrittura in corsivo10 oreDestinatari: medico chirurgo, psicologo, assistente sanitario, educatore professionale, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
- Disturbo misto dello sviluppo: i segnali di rischio
10 crediti ECM10 oreDestinatari: medico chirurgo, psicologo, assistente sociale, educatore professionale, infermiere pediatrico, logopedista, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapista occupazionale, terapista della riabilitazione psichiatrica, insegnanti si scuola dell’infanzia, primaria e secondaria