Disturbi del linguaggio di cosa si tratta nello specifico?
I disturbi del linguaggio sono delle disfunzioni che riguardano le attività linguistiche in maniera generale e che si suddividono specificatamente in due gruppi:
– Disturbi specifici del linguaggio anche definiti DSL
-Disturbi del linguaggio che possono dipendere da:
- Lesioni cerebrali: tutte Le lesioni che riguardano la specifica area del cervello preposta all’articolazione e alla comprensione del linguaggio. L’emisfero che controlla il linguaggio è quello sinistro per cui nell’atà adulta è facile comprendere se vi sono state lesioni a tale emisfero poiché le funzioni corticali sono ben distinte. Invece nel bambino soprattutto nei primi anni di vita è difficile pensare ad una lesione dell’emisfero sinistro perché, per quanto non possa essere ben sviluppato, le aree possono essere compensatorie e comunque contribuire ad una formazione del linguaggio seppur lenta. Nei casi gravi però le lesioni dell’emisfero sinistro implicano sempre: afasia, ripetizioni di parole e frasi, neologismi e suoni articolati privi di significato.
Per quanto riguarda il disturbo specifico del linguaggio implica una difficoltà ad apprendere ed articolare diverse modalità di linguaggio, da quello scritto a quello parlato, a quello gestuale. Il tutto causato da un deficit di comprensione e articolazione che può avere diversi tipi di conseguenze:
- Difficoltà lessicali
- Assenza o scarsa strutturazione di frase
- Mancata o ridotta fluidità del linguaggio
Quali sono le cause principali dei DSL?
Le cause principali imputate ai DLS sono legate ad anomalie delle trasmissioni e connessioni neuronali,
Le tipologie di DSL individuate sono:
- Disturbo fonologico isolato
- Ritardo specifico espressivo
- Disturbo specifico espressivo
- Disturbo specifico recettivo ed espressivo
Per quanto riguarda invece i disturbi secondari, questi dipendono per lo più da patologie a livello:
- Uditivo
- Neurologico
- Ritardo mentale grave o meno grave
Quali sono i sintomi?
Disturbo del linguaggio: difficoltà ad articolare espressioni sensate o fonemi e sillabe, a questo si unisca la difficoltà a comprendere espressioni linguistiche.
Disturbo fonetico-fonologico: difficoltà nel pronunciare suoni che risultino comprensibili nell’eloquio.
Balbuzie: che esordisce già nell’infanzia.
Disturbo della comunicazione sociale: difficoltà ad adeguare la comunicazione al contesto sociale o per scopi sociali. Difficoltà nel capire il non detto.
Diagnosi
Nella diagnosi sono coinvolti più medici con varie specializzazioni: logopedista, psicologo, neuropsichiatra infantile.
La diagnosi viene fatta seguendo uno schema rigido:
- Anamnesi
- Raccolta e analisi a campione di eloquio spontaneo
- Test per i genitori
- Osservazione di situazioni di gioco, prima libere e poi strutturate ad hoc
- Test strutturati
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